La nuova variante Covid-19 Stratus (XFG) è sotto osservazione dell’OMS. I sintomi, compreso uno molto particolare.
La pandemia da Covid-19 continua a evolversi e, con essa, anche il virus responsabile, il SARS-CoV-2. Una delle ultime varianti emerse è la Stratus, ufficialmente identificata come XFG, che è stata recentemente inserita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) tra le varianti sotto monitoraggio.

La nuova variante Stratus è sotto monitoraggio dell’OMS
Secondo un documento ufficiale dell’OMS, XFG è una variante ricombinante, nata dalla combinazione dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2. Il primo campione è stato raccolto il 27 gennaio 2025. La preoccupazione degli esperti non deriva dalla sua pericolosità, attualmente valutata come bassa, ma dalla sua rapida diffusione globale.
Al 22 giugno 2025, sono state inviate 1648 sequenze di XFG da 38 Paesi a GISAID, rappresentando il 22,7% delle sequenze globali nella settimana tra il 26 maggio e il 1° giugno. Si tratta di un incremento netto rispetto al 7,4% registrato solo quattro settimane prima. Nella Regione europea dell’OMS, la presenza della variante è salita dal 10,6% al 16,7%, segno di una crescita costante.
Sintomi della variante Stratus: la raucedine è il più caratteristico
I sintomi causati dalla variante Stratus (XFG) sono simili a quelli delle altre varianti Omicron, ma uno in particolare sembra distinguerla: la raucedine, ovvero la voce roca o aspra. Questo segnale precoce è stato riportato con maggiore frequenza da pazienti infettati da XFG, come evidenziato da fonti come il NDTV e The Independent.
Oltre alla voce rauca, si registrano sintomi già noti come tosse secca, mal di gola, febbre, dolori muscolari e stanchezza. In alcuni casi, sono emerse anche congestione nasale, mal di testa e perdita del gusto o dell’olfatto.
Secondo l’OMS, non ci sono al momento evidenze che Stratus causi forme più gravi di malattia rispetto ad altre varianti in circolazione. Inoltre, i vaccini attualmente approvati continuano a offrire protezione contro la malattia sintomatica e grave, anche contro la variante XFG. Le autorità sanitarie continuano a monitorare l’efficacia dei vaccini e ad aggiornare le linee guida per la loro composizione.